Bologna in Lettere 2015 – Pasolini nel quarantennale della scomparsa

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BOLOGNA IN LETTERE 2015
SISTEMI D’ATTRAZIONE
PASOLINI, LA DIVERSITA’ CONSAPEVOLE

 

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La terza edizione del Festival è dedicata alla complessa ed articolata figura di Pier Paolo Pasolini. Lo staff del Festival, operando secondo l’ottica dei “Sistemi d’Attrazione” (gli spazi di confine e le linee di intercomunicazione tra i vari linguaggi artistici ed espressivi), ha inteso concertare e strutturare un focus pasoliniano che si articolerà nelle prime 5 giornate.

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Ven. 15, “La macchina miracolante”, recital ispirato alla corrispondenza epistolare tra Pasolini, Leonetti e Roversi, dalla quale è scaturita l’esperienza della rivista letteraria bolognese “Officina”, testi e regia Enzo Campi, musiche Mario Sboarina, con Alessandro Brusa, Enea Roversi.

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Sab. 16, l’intervento di Stefano Casi: “Bologna, le contraddizioni di una città pasoliniana per caso”.

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Ven. 22, la proiezione del video della performance “Intellettuale” di Fabio Mauri, con Pasolini come attore, con un’introduzione di Roberto Chiesi; e “Supplica a mia madre”, lectio magistralis di Antonella Pierangeli.

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Sab. 23, le premiazioni dei due concorsi letterari dedicati a Pasolini banditi dallo staff; la presentazione del volume “Pasolini, la diversità consapevole”, a cura di Enzo Campi, edito da Marco Saya Editore, con contributi critici e scritti dedicati di Sonia Caporossi, Roberto Chiesi, Vladimir D’Amora, Antonella Pierangeli, Marco Adorno Rossi, Enzo Campi. Il volume comprende la riproduzione del dattiloscritto originale della prima stesura di “Supplica a mia madre” (1962). Il volume comprende inoltre i testi dei finalisti dei Concorsi Letterari. 

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La kermesse pasoliniana si concluderà Ven. 29 con un vero e proprio focus che comprenderà un intervento di Roberto Chiesi sui luoghi bolognesi del cinema pasoliniano, la performance “Io non ritratto” di Dome Bulfaro, la presentazione, a cura di Daniele Poletti, Ermanno Moretti e in anteprima nazionale, del saggio “Sulla rivoluzione incompiuta di Pasolini” di Peter Carravetta (Diaforia/Cinquemarzo Edizioni), la proiezione del documentario “Pier Paolo Pasolini” di Carlo Di Carlo (aiuto regista di Pasolini in Mamma Roma, La Ricotta, La Rabbia), un’affabulazione di Sonia Caporossi, un intervento di Antonella Pierangeli e la kermesse “Oltre ogni possibile fine: Versi per PPP”, a cura di Claudio Finelli, Carmine De Falco, con Bruno Galluccio, Ferdinando Tricarico, Omar Ghiani, Costanzo Ioni.
Il focus è stato realizzato con la collaborazione del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, di Marco Saya Editore e del Cassero Lgbt Center.

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L’ansia del consumo è un’ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato. Ognuno in Italia sente l’ansia, degradante, di essere uguale agli altri nel consumare, nell’essere felice, nell’essere libero: perché questo è l’ordine che egli inconsciamente ha ricevuto, e a cui deve obbedire, a patto di sentirsi “diverso”. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza. L’uguaglianza non è stata infatti conquistata, ma è una falsa uguaglianza ricevuta in regalo. (Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, 1974)

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